Ho tradito Gordon col budino di riso profumato alle spezie

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AVEVO annunciato che avrei proposto come piatti scaccia-crisi solo tre dei molti (e buonissimi) che chef Ramsay presenta nel suo libro “Ultimate cookery course”, ma a furia di leggerlo e consultarlo, ho capito che sarebbe un vero peccato saltare la sezione dedicata alle spezie e quindi ho deciso di proporre un supplemento alla mia scelta iniziale. La prima aggiunta è il budino di riso profumato alle spezie, appunto, che, lo premetto, è una bontà e non per come lo ho fatto io, ma per come il luciferino Gordon lo ha concepito. Certo, se non si amano i profumi vagamente esotici e il riso, è meglio lasciar perdere, ma se avete un minimo spirito da gastronauti provatelo, è davvero squisito.Ed è una testimonianza concreta della predilezione che il super cuoco scozzese dichiara  spesso nelle sue trasmissioni per la cucina orientale, così ricca di aromi importanti e commistioni per noi spesso impensabili. Io sono avventurosa, ma per cominciare ho deciso di scegliere qualcosa di abbastanza tranquillo come il rice pudding.

Arrivata alla realizzazione, però, mi sono accorta che mi mancavano ben due degli ingredienti, il latte di cocco – che non sono riuscita a trovare al supermercato e il negozio di specialità orientali è chiuso la domenica -e i chiodi di garofano – quelli c’erano, ma hanno un profumo troppo intenso per i miei gusti e quindi ho rinunciato a prenderli- quindi per la prima volta ho “tradito” Gordon e ho preparato il suo budino con due varianti. Gli ingredienti che riporto sono quelli della ricetta originale, comunque, così come i tempi  i modi di cottura.

INGREDIENTI

Due semi di cardamomo leggermente schiacciati

Un baccello di vaniglia aperto e i semi

Tre chiodi di garofano

Mezza stecca di cannella tagliata a metà

400 ml di latte di cocco

Quattro cucchiai di zucchero di canna

600 ml di latte intero

Due cucchiai di panna liquida

La buccia di mezzo lime

225 grammi di riso

Due rossi di uovo

Due cucchiai abbondanti di mascarpone

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NON AVENDO trovato il latte di cocco ho deciso di buttarmi sul dolce e l’ho fabbricato artigianalmente con farina di cocco biologica e… tanta panna liquida. Ho messo tutte le spezie in una capiente casseruola e le ho tostate per due minuti. E qui è cominciato il bello di questo pudding, perché la cucina si è riempita dell’aroma soave della cannella unito a quello dolce della vaniglia e a quello fragrante, arboreo del cardamomo. Dopo due minuti, ho messo in casseruola anche il cocco e ho tostato per un altro minuto, quindi ho aggiunto il latte, lo zucchero e la panna (200 ml se qualcuno volesse imitarmi) e ho fatto riscaldare il tutto mescolando delicatamente fino a che non ha iniziato a bollire. A questo punto ho aggiunto il riso e ho fatto cuocere per cinque minuti a fuoco dolce. Nel frattempo avevo preriscaldato il forno a 200 gradi e amalgamato bene i due tuorli con il mascarpone. Dopo cinque minuti di cottura, ho tolto la casseruola dal fuoco, ho aggiunto la crema di uovo e mascarpone incorporandola perfettamente e ho versato il tutto dentro una pirofila, non avendo a disposizione una tortiera da budino che potesse andare sia sul fornello sia in forno come suggerito da chef Ramsay. Quindi ho infornato per venti minuti, finché il sopra non è diventato di un bel colore brunito chiaro.

Gordon non dà indicazioni sulla temperatura a cui gustare il budino, io l’ho provato sia tiepido sia freddo ed è delizioso in tutte e due le versioni. Se lo accompagnate con un passito o una Malvasia è perfetto, ma anche con tè o caffè americano è delizioso.

4 risposte a “Ho tradito Gordon col budino di riso profumato alle spezie”

  1. Salve Cuoca Pericolosa, grazie per questa profumatissima idea dall’aria a dir poco squisita: in Tunisia _ dove vivo _ le spezie e il latte di cocco si trovano facilmente … ma non il mascarpone!! Comunque non mi darò per vinta finché non l’avrò scovato, perché la ricetta sembra davvero deliziosa. :)) Se poi avessi un’alternativa valida al mascarpone, ogni suggerimento è ben accetto (panna + formaggio morbido?) Grazie.

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  2. Il mondo culinario non comincia né finisce con Ramsay, per quanto importante. E poi, il contributo anglosassone alla gastronomia
    non è, a mio modo di vedere, dei più entusiasmanti. Questa parole, ovviamente, si riferiscono alle prime ‘uscite’ del tuo blog. Non si tratta certo di un giudizio complessivo. L’idea è decisamente interessante perché il mondo della cucina, oltre che gustoso naturalmente, è importante sotto tanti aspetti, compreso quello economico. Considerazione valida anche per il nostro paese, l’Italia. I piatti proposti sono anche appetitosi, il che non guasta.
    In bocca al lupo, quello da non cucinare.
    Bruno

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  3. … e brava sorellina! Adesso capisco meglio il senso di tutti quei piatti lavati da piccola, mentre tu eri quella che ‘cucinava’, già allora… Per una delle tue ricette potrei anche strapparmi ai miei libri e far felici i miei figli: dunque ti prometto solennemente che proverò il budino di riso versione ‘pericolosa’. Continua così….

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