Cucinare in stile Crock-Pot

IL NOME, Crock-Pot,  mi affascinava di per sé. A guardarla, poi, mi faceva venire in mente la pentola piena di monete d’oro delle favole rivisitata in una versione moderna. E sognare a occhi aperti in questi tempi pesanti mi appare sempre più spesso come un balsamo per l’anima. Quindi ho rotto gli indugi, e il salvadanaio per i regali di Natale di mia mamma, ed eccola qua. Ho comprato la “slow cooking pot” dei miei desideri. Non è bellissima?

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Qualcuno potrebbe non condividere il mio entusiasmo o magari avere la stessa scettica reazione del mio fidanzato “In fin dei conti è uguale a una pentola che tieni sul gas per tanto tempo a fuoco basso”. E invece no. La mia pentola magica è proprio nelle modalità di cottura che ha una (molte, per la verità) marcia in più. Punto primo: è elettrica e a basso consumo ed essendo elettrica la puoi regolare – anzi ha una scheda elettronica e si regola da sé – per il tipo di cibo che cuoci. In pratica imposti  il “quadro di comando” dove si seleziona il tipo di cibo, la cottura adeguata e il tempo che vuoi far cuocere e poi, una volta messi gli ingredienti nell’ordine richiesto dalla ricetta, metti il coperchio e vai.

Nel senso letterale del termine. Te ne puoi proprio andare dalla stanza e fare un’altra cosa. Oppure imposti il timer posticipando l’accensione  e lei comincia a cuocere quando tu magari sei ancora fuori a fare la spesa o a bere un caffè con un’amica o a prendere la pupa a scuola o a quella lezione di yoga a cui hai rinunciato per settimane.

LEI FA TUTTO DA SOLA!

Quando ha finito la cottura si spenge e tiene il cibo in caldo a temperatura fino a 4 ore, quindi se le chiacchiere, o lo yoga o la pupa ti prendono un po’ la mano non succede nulla. Se salta la corrente si spenge tutto, ma quante volte succederà che salta la corrente mentre hai la Crock-Pot in funzione? Suvvia, un po’ di ottimismo.

Certo, non puoi chiederle miracoli tipo un pranzo dai crostini al dolce mentre sei fuori, perché cuoce una pietanza alla volta e per il “cambio gomme” devi comunque essere presente, ma nel ragionevole “oggi si mangia piatto unico” è imbattibile. E non fa solo brasati e ragout, è capace di cuocere a pressione, a vapore e anche sauté, ma questa funzione richiede la presenza più o meno costante, come per tutti i sauté.

Dimenticavo: fa pure lo yogurt, ma questa funzione, ancora, non la ho provata.

Cosa ho preparato?

Per ora risotto al curry e pollo arrosto con salsa di cipolle. Apprezzatissimi, tutti e due, anche dallo scettico.

Ma ho appena comprato un intero libro di ricette… 🙂

Magari è la volta buona che trovo il tempo per scrivere più spesso!

2 risposte a “Cucinare in stile Crock-Pot”

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