NON SO SPIEGARE perché mi va di scrivere due righe di saluto a Vincenzo Cerami, scrittore e sceneggiatore di straordinaria bravura che se ne é andato come tutti i migliori in un assolato giorno di luglio, ma il bello di un blog é anche la libertá di divagare dall’argomento portante. E io e la mia scrittura dobbiamo qualcosa a Cerami. Anni fa, infatti, mi é capitato di leggere il suo libro “Consigli a un giovane scrittore”, un manuale agile e veloce pieno di indicazioni e suggerimenti, appunto, per chi si vuole confrontare con lo scrivere in modo serio ma non serioso. E mi é piaciuto tanto, almeno quanto, spero, mi é servito. Anche per questo, oltre che per avermi regalato grandi emozioni con la sceneggiatura di “La vita é bella” , sono molto grata a Vincenzo Cerami. E poi il suo libro si chiude con una frase che, oltre a essere una metafora che invita a non dimenticare mai la semplice essenzialitá dei fondamentali della scrittura, é un ottimo viatico anche per chi aspira alla padronanza dell’arte di cucinare. Cerami infatti conclude il suo manuale consigliando al “giovane scrittore” di non dimenticare mai che nemmeno il cuoco piú raffinato quando deve fare un soffritto “mette in padella aglio e cipolla”.
Ciao Vincenzo.