UN’ AMICA mi ha portato dal Madagascar un baccello di vaniglia, conosciuta per essere la piú pregiata al mondo. E non a torto. Il suo profumo è inebriante, intenso, dolce ma non stucchevole. Unico. Volevo rendere giustizia a questo portento con un dessert adeguato, magari preparando il piú strabiliante della mia carriera di cuoca pericolosa, ma poi mi sono resa conto che il miglior modo per esaltare il mio baccello era lavorare la vaniglia in una crema e trasformare la crema in un dessert. Quindi ho fatto la panna cotta e per stemperare questo trionfo di dolcezza l’ho accompagnata con una salsa di kiwi. Per questa volta, non ho usato una ricetta blasonata, ma la mia.
La sorpresa quando uso la vaniglia è sempre la stessa: i semini, che associo al colore bianco e invece sono neri come l’inchiostro. Mah! Comunque, tornando alla panna cotta, ecco come è andata.
INGREDIENTI
1 baccello di vaniglia del Madagascar
250 ml di panna fesca
1 foglio di gelatina
zucchero secondo i gusti
PER LA SALSA AL KIWI
3 kiwi maturi ma sodi
2 cucchiai rasi di zucchero di canna
Ho zuccherato la panna e l’ho messa in una pentolina dal fondo spesso facendola riscaldare a fuoco medio insiema al baccello di vaniglia, quando è diventata calda, ma senza farla bollire, ho aggiunto il foglio di gelatina che avevo precedentemente ammollato in acqua fredda e ho fatto cuocere finchè sul mestolo di legno non si formava il classico solco passandoci un cucchiaino. A quel punto ho spento, ho tolto il baccello di vaniglia e ho lasciato raffreddare cinque minuti prima di versare la panna negli stampini e, dopo un altro quarto d’ora, mettere gli stampini in frigo. Dieci minuti prima di servire, ho preparato una salsa frullando i kiwi sbucciati e tagliati a fettine insieme allo zucchero di canna e l’ho usata per nappare le porzioni di panna cotta.
Il profumo della vaniglia non si puó fotografare, ma è un vero peccato 🙂
Una replica a “Il profumo della vaniglia non si puó fotografare”
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