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  • Mini muffin allo yogurt con farina di mandorle, lime e banana

    Mini muffin allo yogurt con farina di mandorle, lime e banana

    Morbidi e gustosi con un guizzo di freschezza

    Amo gli agrumi. Tutti, incondizionatamente. Li amo perché sono colorati, profumati, dolci ma sempre con quel guizzo di acidità che li rende irresistibili e trasforma un piatto ordinario in qualcosa di extra-ordinario.

    Questi mini muffin allo yogurt con lime e farina di mandorle sono nati un po’ per caso e un po’, come diceva la contessa ad Ambrogio, per la “voglia di qualcosa di buono” in un pomeriggio che non aveva niente di buono. Almeno fino a quando non ho sfornato i muffin.

    La preparazione è semplice e l’idea di aggiungere farina di grano integrale e farina di avena all’impasto, oltre a quella di mandorle, alla fine mi è piaciuta molto. Il risultato è nella morbidezza del muffin. L’idea di aggiungere la banana, invece, è della mia insuperabile creatura. “Mamma, non abbiamo cioccolato, ci dobbiamo comunque mettere qualcosa nei muffin”. E visto che lei non ama l’uvetta, di cui eravamo fornite in abbondanza, ha deciso per la banana. E ha fatto un’ottima scelta. Infallibile saggezza pre-adolescenziale.

    Tornando ai mini muffin, ho mescolato 100 grammi di farina di mandorle con 200 di farina integrale di grano e di avena, una presa di sale, una bustina di lievito per dolci e 150 grammi di zucchero. In un altro contenitore, ho mescolato tre uova, 200 grammi di yogurt intero, 120 ml di olio di semi di girasole e il succo di un lime. Ho unito i due composti e solo alla fine anche una banana matura tagliata a rondelle.

    Ho versato il composto nei pirottini, questa quantità è sufficiente per 15-20 mini muffin, e infornato a 180° per 25 minuti.

    Sono perfetti a merenda, colazione, come dessert…

  • Panino del contadino: fichi arrosto e finocchiona

    Panino del contadino: fichi arrosto e finocchiona

    Profumi settembrini con un tocco morbido, caprino e miele piccante

    Ho scritto più volte quanto mi piacciono i panini. Farli e mangiarli, senza distinzione. Il pane è la tela su cui ci si può sbizzarrire praticamente all’infinito e questo potenziale di creatività illimitato è, probabilmente, quello che mi intriga di più quando sperimento nuove ‘creazioni’.

    Questo panino del contadino è nato mangiando alcuni fichi di stagione. Mi è tornato in mente il famoso adagio che invita a non rivelare al contadino la bontà del formaggio con le pere, tentativo a cui lo stesso contadino, nella sua saggezza, ribatte con l’asso pigliatutto che sono molto meglio i “fichi col prosciutto”.

    Ecco, questa storia dei fichi col prosciutto mi ha sempre convinto con riserva e allora ho pensato a creare una variante sul tema.

    La finocchiona è un salume che o si ama o si lascia perdere, non ha mezzi estimatori. Io appartengo al primo gruppo e il suo inconfondibile profumo ‘fiorito’ mi ha sempre entusiasmato. Cosa di meglio per un panino con i fichi?

    Ho aggiunto un cuore di caprino fresco e qualche goccia di miele al peperoncino di mia personale produzione et voilà, un’esplosione di gusto e profumi d’autunno.

    Confesso, questo panino vale un pranzo completo, non è uno spuntino da metà mattina.

    Prepararlo è semplice, ma va fatto con cura.

    Per prima cosa, aspettate che la finocchiona e il caprino che userete siano a temperatura ambiente. Freddi stecchiti dal frigo al piatto perdono di sapore. Lavate due fichi e divideteli a metà. Arrostiteli per tre minuti su una piastra. Io ho usato quella del forno, rivestita con l’apposita carta, tenendola a 180 gradi e con la funzione ‘ventilato’. Se usate la piastra da forno, insieme ai fichi arrostite anche il panino aperto a metà. Deve essere caldo e croccante, non bruciacchiato o durissimo. Non usate gli infarinati, non sono compatibili con caprino e miele.

    Sfornate pane e fichi e stendete una fetta di finocchiona su metà del panino, aggiungete i quattro spicchi ricavati dai fichi e poi il cuore di caprino. Aggiungete anche alcune gocce di miele – io ho usato la mia ultima creazione, aromatizzato col peperoncino e decisamente piccante – o un cucchiaino di confettura di mele cotogne e chiudete con l’altro mezzo panino. Ora gustate la ricchezza profumata di settembre.

    E tante grazie al contadino….

  • Spaghetti all’aglione

    Spaghetti all’aglione

    Il lato vegan della cucina toscana

    Fino al giorno in cui non ne ho visto uno sul banco del fruttivendolo, mi ero sempre chiesta se il nome, aglione, fosse diretta conseguenza delle dimensioni oppure no. Ora lo so, lo è. Rispetto al suo parente più prossimo, l’aglio comunemente usato, l’aglione pesa molto di più ed è decisamente più grosso: un capo può arrivare a pesare anche 500 grammi! Ma tutta questa ‘possanza’ non si rispecchia nell’intensità del gusto, visto che l’aglione si caratterizza per il sapore delicato e che lo rende ideale per condire la pasta e le bruschette anche per chi non ama il piglio deciso dell’aglio.

    Quando lavoravo a Siena, i pici all’aglione erano uno di quei piatti classici in pausa pranzo che mi rendevano molto felice sul momento, ma che poi scontavo facendo il solco alla macchinetta del caffè. L’effetto abbiocco post prandiale dopo un piatto così è praticamente certificato. Il buono di questo primo dalla preparazione semplice e il gradimento sicuro e senza effetti collaterali sull’alito – non per niente l’aglione è noto come ‘aglio degli innamorati’ – è che rappresenta al meglio la tradizione toscana del preparare cibi squisiti partendo da materie prime diffuse sul territorio da tempo immemorabile. E, curiosamente, completamente vegane.

    Per la mia prova con l’aglione ho scelto una domenica NON lavorativa e ho preferito gli spaghetti ai pici, perché alla creatura non piacciono.

    Per preparare il sugo, ho tagliato a pezzetti due spicchi di aglione, li ho passati nel frullatore a immersione con un po’ di olio evo fino a ottenere una crema che poi ho scaldato a fuoco basso con un giro d’olio in. una padella piuttosto capiente.

    Dopo cinque minuti di cottura, ho aggiunto 300 ml di passata di pomodoro, una presa di sale fine e un pizzico di peperoncino, ho mescolato bene facendo attenzione a non far attaccare la salsa, ho messo il fuoco al minimo e lasciato cuocere, coperto, per una quindicina di minuti. E’ fondamentale che la salsa si addensi senza attaccare.

    Nel frattempo, ho cotto gli spaghetti, io ho usato quelli semi-integrali ma vanno bene tutti i tipi, li ho scolati al dente e li ho uniti nella padella alla salsa con l’aglione., mantecando per un paio di minuti.

    Un piatto squisito, semplice, toscano verace e completamente vegan.

    What else?

  • Insalata di mare con lamponi e menta

    Insalata di mare con lamponi e menta

    Un gusto insolito, che va bene per molti, ma non per tutti

    E’ la stagione ideale per un antipasto che sappia di mare, estate, sapori golosi e leggeri. Lamponi e menta freschi regalano un tocco in più, che lo rende ancora più amabile. Accompagnatelo con un vino bianco frizzante o una birra Ipa ghiacciata e diventerà un must delle vostre estati.

    La preparazione è semplice, perfetta per questi giorni torridi cui stare attaccati ai fornelli non è divertente come in inverno. Veniamo al dunque. Una volta cotti.e portati a temperatura ambiente molluschi e crostacei secondo le quantità e la composizione di genere che vi piace di più, preparate una vinaigrette con olio evo, sale fine (non troppo, mi raccomando!) mezzo cucchiaio di succo di limone, condite molluschi e crostacei e lasciate riposare coprendo con un canovaccio. Lavate delicatamente 100 grammi di lamponi freschi e asciugateli con carta assorbente e poi fate lo stesso con otto o dieci foglie di menta fresca.

    Prima di servire, untie i lamponi e quattro foglie di menta spezzettate all’insalata di mare, sporzionate in tante coppette quanti sono i commensali e guarnite ogni porzione con una foglia di menta al centro.

    Bon appetit.

  • Pasta e fagioli con tonno e curry

    Pasta e fagioli con tonno e curry

    Da gustare calda o fredda, a seconda dell’umore

    Il fascino di cucinare fusion per me è quando, partendo da un punto ben conosciuto, arrivo a un traguardo che non avrei mai pensato di raggiungere. La pasta e fagioli è un super classico, mi piace sempre, anche se in estate non è la prima cosa che mi verrebbe in mente di preparare, perché istintivamente la associo all’inverno, un antidoto al rigore atmosferico fatto di profumo e sapore, da consumare caldo, se non caldissimo.

    Ma il bello della cucina è sconvolgere i piani, provare l’impensabile, seguire un’idea nata sul momento per vedere dove va a finire la storia che ti è balenata nella mente all’improvviso. Ecco come è nato questo piatto unico dal sapore avvolgente, che sa di casa e tradizione, ma con una nota profumata in più decisamente atipica.

    Per preparare questa pasta e fagioli con tonno e curry servono 200 grammi di fagioli cannellini lessati e interi, 150 grammi di penette, 100 grammi di tonno sott’olio, un cucchiaino di curry dolce o piccante a seconda delle personali preferenze, olio evo per condire e anche qualche cappero. Io ho usato il curry piccante, ma anche quello dolce funziona benissimo.

    La realizzazione è davvero semplice e la versione calda o fredda è a seconda dell’umore. Lessate i fagioli cannellini e metteteli da parte nella loro acqua di cottura. In una padella capiente scaldate un cucchiaio di olio evo, aggiungete il tonno sgocciolato e una manciata di capperi e fate cuocere per un minuto a fuoco basso quindi scolate i fagioli cannellini e aggiungeteli nella padella insieme a un paio di cucchiai dell’acqua di cottura e fate cuocere per un altro minuto, mescolando delicatamente.

    Spengete il fuoco e coprite. Cuocete la pasta e appena prima che sia pronta, prendete una scodellìna con dentro il curry e unitevi una o più cucchiaiate di acqua di cottura della pasta fino a formare una crema molto lente. Scolate la pasta, mettetela nella padella con il tonno e i fagioli, unite il curry e saltate per un minuto o fino a quando il curry non si sarò amalgamato bene.

    Servite subito per un piatto unico caldo. Se avanza qualcosa, una volta raffreddato aggiungete un filo d’olio, mescolate e riponete in frigo coperto come fareste per una normale pasta fredda. Si conserva per un giorno.