OGGI mi sento manzoniana, nel senso che vorrei che i miei “venticinque lettori” mi aiutassero a risolvere un compito improbo: il menú settimanale. Gli chef sanno che la preparazione del menú é l’esame di laurea di un cuoco, quindi per realizzarlo studiano a lungo e fanno decine di prove. Per le donne (o gli uomini) che si occupano della cucina domestica a volte è un incubo. L’altro giorno parlavo con mia sorella che non ama molto stare in cucina ma, soprattutto, ha poco tempo e mi ha detto ” ma perché non mi prepari tanti menú per tutto l’anno cosí devo solo fare la spesa e poi cucino quello che c’é scritto?”
Giá, perchè no? In genere il pasto che viene consumato e preparato con piú cura è quello serale, quindi se si escludono una media di dodici sere fuori per la pizza (una volta al mese dai, ci puó stare) e le 20 sere di vacanza fra Natale, Pasqua, ferie estive e altre ricorrenze si scende dai 365 giorni iniziali a circa 330 giorni di cene domestiche. Con o senza invitati, è ovvio.
Il mio (?) compito per aiutare mia sorella, le amiche e gli amici con poco tempo o poca voglia, e me stessa, perché di tempo ne ho poco poco anche io, si è dunque attestato sul produrre 330 menú. All’anno.
NON CE LA POSSO FARE. E’ inutile, sono troppi. Peró, magari, se uno o più di uno dei miei 25 lettori volessero darmi una mano…
@panepomodoro e @silva: mi sono ammalata e a vedere Food & Book non ci sono andata. L’inflenza di questo autunno é la nemesi dei foodblogger: vomito, febbre e mal di stomaco!
2 risposte a “Il menú salvavita”
Ma che rabbia! Mi aspettavo un resoconto dettagliato della manifestazione e immaginavo di poter trarre ispirazione per qualcosa di nuovo! Peccato, ma mi dispiace di più che tu sia caduta già vittima della prima influenza di stagione. Riprenditi e poi ci sentiamo, da te o da me!!
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Io sono stata male il doppio, x l’influenza, fra l’altro pesantissima, e per la rabbia di perdermi tutta la manifestazione. Ma ci rifaremo…
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